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II. VIVERE DA FIGLI DI DIO

Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto lui. Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.

Prima condizione: rompere con il peccato

Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro. Chiunque commette il peccato, commette anche violazione della legge, perché il peccato è violazione della legge. Voi sapete che egli è apparso per togliere i peccati e che in lui non v'è peccato. Chiunque rimane in lui non pecca; chiunque pecca non lo ha visto né l'ha conosciuto.

Figlioli, nessuno v'inganni. Chi pratica la giustizia è giusto com'egli è giusto. Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché il diavolo è peccatore fin dal principio. Ora il Figlio di Dio è apparso per distruggere le opere del diavolo. Chiunque è nato da Dio non commette peccato, perché un germe divino dimora in lui, e non può peccare perché è nato da Dio.

10 Da questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, né lo è chi non ama il suo fratello.

Seconda condizione: osservare i comandamenti, soprattutto quello della carità

11 Poiché questo è il messaggio che avete udito fin da principio: che ci amiamo gli uni gli altri. 12 Non come Caino, che era dal maligno e uccise il suo fratello. E per qual motivo l'uccise? Perché le opere sue erano malvage, mentre quelle di suo fratello eran giuste.

13 Non vi meravigliate, fratelli, se il mondo vi odia. 14 Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. 15 Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida possiede in se stesso la vita eterna.

16 Da questo abbiamo conosciuto l'amore: Egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. 17 Ma se uno ha ricchezze di questo mondo e vedendo il suo fratello in necessità gli chiude il proprio cuore, come dimora in lui l'amore di Dio? 18 Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma coi fatti e nella verità. 19 Da questo conosceremo che siamo nati dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore 20 qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. 21 Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio; 22 e qualunque cosa chiediamo la riceviamo da lui perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quel che è gradito a lui.

23 Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. 24 Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio ed egli in lui. E da questo conosciamo che dimora in noi: dallo Spirito che ci ha dato.

Lʼamore distingue i figli di Dio

Vedete dunque quanto ci ama Dio, nostro Padre, permettendoci di essere chiamati suoi figli! E lo siamo per davvero! Ma, siccome la maggioranza delle persone non conosce Dio, di conseguenza non può neppure capire che noi siamo suoi figli. Proprio così, miei cari, fin da ora siamo figli di Dio e non possiamo neppure immaginare che cosa saremo in futuro. Ma sappiamo questo: che quando Cristo tornerà, saremo simili a lui, perché lo vedremo come realmente è. E chiunque ha questa speranza, fondata su Cristo, viene purificato, come è puro Cristo.

Ma quelli che continuano a peccare sono contro Dio, perché ogni peccato è una trasgressione alla legge di Dio. Voi sapete che Gesù è venuto come uomo per togliere i nostri peccati, e che in lui non cʼè peccato. Perciò, se restiamo uniti a lui e gli obbediamo, non peccheremo. Se uno, invece, continua a peccare, significa che non ha mai conosciuto realmente Cristo e neppure gli appartiene. Cari figli, non lasciatevi ingannare da nessuno! Chi mette in pratica la giustizia è giusto, come Cristo è giusto. Ma se continuate a peccare, vuol dire che appartenete al diavolo, che ha sempre peccato fin da principio e continua a farlo. Ed è per questo che è venuto il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo. Chi è diventato figlio di Dio non pecca, perché in lui cʼè il seme di Dio. Non può più peccare, perché questa nuova vita che è nata in lui lo controlla; in poche parole: egli è nato di nuovo.

Ecco le prove

10 Questa è la differenza fra i figli di Dio e quelli del diavolo: se uno vive abitualmente nel peccato e non ama il proprio fratello, dimostra di non appartenere alla famiglia di Dio. 11 Fin da principio, infatti, questo è il messaggio per noi: che dobbiamo amarci a vicenda.

12 Non facciamo come Caino, che apparteneva al diavolo e uccise suo fratello. E perché lo uccise? Perché, mentre Caino si era comportato male, sapeva che suo fratello agiva in modo retto. 13 Perciò, cari fratelli, non meravigliatevi se il mondo vi odia.

14 Se amate gli altri fratelli credenti significa che siete stati liberati dallʼinferno e avete ricevuto la vita eterna. Ma chi non ama il prossimo è condannato alla morte eterna. 15 Chi odia il proprio fratello cristiano è un assassino nel suo intimo, e voi sapete bene che nessun assassino ha la vita eterna dentro di sé. 16 Noi abbiamo imparato a conoscere che cosa sia il vero amore dallʼesempio di Cristo, che è morto per noi. Perciò, anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli cristiani.

17 Ma se uno, che dice di essere cristiano, ha denaro a sufficienza e vede un fratello bisognoso, ma non vuole aiutarlo, come si può dire che in lui cʼè lʼamore di Dio? 18 Figli miei, dimostriamo il nostro amore, non a parole, con dei bei discorsi, ma con i fatti, concretamente. 19 Allora, dalle nostre azioni, sapremo di essere dalla parte di Dio e non avremo paura davanti a lui. 20 Anche se ci rimorde la coscienza, Dio è più grande di noi e conosce ogni cosa.

21 Se invece, cari fratelli, ci sentiamo la coscienza pulita, possiamo avvicinarci al Signore con piena fiducia, 22 ed ottenere tutto ciò che gli chiediamo, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo le cose che gli piacciono. 23 Questo è ciò che Dio ci comanda: che crediamo in Gesù Cristo, suo Figlio, e che ci amiamo a vicenda. 24 Chi mette in pratica i comandamenti di Dio, vive in Dio, e Dio vive in lui. E sappiamo che tutto questo è vero, perché ce lo conferma lo Spirito Santo, che Dio stesso ci ha dato.