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19 Da tempo voi v'immaginate che noi ci difendiamo davanti a voi. È davanti a Dio, in Cristo, che parliamo; e tutto questo, carissimi, per la vostra edificazione. 20 Infatti temo, quando verrò, di non trovarvi quali vorrei, e di essere io stesso da voi trovato quale non mi vorreste; temo che vi siano tra di voi contese, gelosie, ire, rivalità, maldicenze, insinuazioni, superbie, disordini; 21 e che al mio arrivo il mio Dio abbia di nuovo a umiliarmi davanti a voi, e io debba piangere per molti di quelli che hanno peccato precedentemente, e non si sono ravveduti dell'impurità, della fornicazione e della dissolutezza a cui si erano dati.

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19 Probabilmente voi pensate che io vi parli così per rientrare nelle vostre grazie. Niente affatto! Lo affermo davanti a Dio, come credente in Cristo, che ho detto tutto questo per aiutarvi, cari fratelli, per far crescere la vostra fede, e non nel mio interesse. 20 Ho paura che, al mio arrivo, non sarò contento di come vi troverò, e allora non vi piacerà il modo in cui dovrò comportarmi. Temo di trovare fra voi liti, invidie, rabbie nascoste, rivalità, maldicenze, pettegolezzi, superbie, disordini. 21 Proprio così, temo che quando verrò, Dio mi umilierà di nuovo davanti a voi, e che dovrò piangere per tutti quelli fra voi che continuano a commettere gli stessi peccati e non si sono pentiti delle azioni sporche e corrotte, né della lussuria e dellʼimmoralità in cui sono vissuti fino ad ora.

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Paolo difende la propria autorità apostolica

10 (A)Io, *Paolo, vi esorto per la mansuetudine e la mitezza di Cristo, io, che quando sono presente tra di voi sono umile, ma quando sono assente sono ardito nei vostri confronti, vi prego di non obbligarmi, quando sarò presente, a procedere arditamente con quella fermezza con la quale intendo agire contro taluni che pensano che noi camminiamo secondo la carne.

In realtà, sebbene viviamo nella carne[a], non combattiamo secondo la carne; infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le fortezze, poiché demoliamo i ragionamenti e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio, facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo; e siamo pronti a punire ogni disubbidienza, quando la vostra ubbidienza sarà completa.

Voi guardate all'apparenza delle cose. Se uno è convinto dentro di sé di appartenere a Cristo, consideri anche questo dentro di sé: che com'egli è di Cristo, cosí lo siamo anche noi. Infatti se anche volessi vantarmi un po' piú dell'autorità, che il Signore ci ha data per la vostra edificazione e non per la vostra rovina, non avrei motivo di vergognarmi. Dico questo perché non sembri che io cerchi d'intimidirvi con le mie lettere. 10 Qualcuno dice infatti: «Le sue lettere sono severe e forti; ma la sua presenza fisica è debole e la sua parola è cosa da nulla». 11 Quel tale si convinca che come siamo a parole, per
mezzo delle lettere, quando siamo assenti, cosí saremo anche a fatti quando saremo presenti.

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Footnotes

  1. 2 Corinzi 10:3 Viviamo nella carne, lett. camminiamo in carne.

Lʼautorità di Paolo

10 Io, Paolo, vi esorto con gentilezza e umiltà, come farebbe Cristo stesso. Nonostante ciò, alcuni di voi dicono: «Quandʼè lontano, Paolo manda lettere severe, quando, invece, è con noi ha paura di alzare la voce!» Quando verrò, vi prego di non costringermi a dimostrarvi quanto posso essere duro e severo! Non voglio mettere in pratica quello che ho in mente contro certuni, secondo i quali le mie azioni e le mie parole sarebbero dettate da ragioni umane. Certo, anchʼio sono un essere umano qualsiasi, ma non mi lascio guidare da interessi umani, né adotto metodi umani per vincere le mie battaglie. Per abbattere le fortezze del diavolo non mi servo delle armi degli uomini ma delle potenti armi di Dio. Con esse noi possiamo distruggere i ragionamenti e ogni ostacolo che si leva contro la conoscenza di Dio, e rendiamo sottomesso ogni pensiero allʼobbedienza a Cristo. Perciò siamo pronti a punire qualsiasi disobbedienza, non appena la vostra obbedienza sarà completa.

Il vostro guaio è che badate allʼapparenza delle cose; mi vedete debole e senza forze, ma non guardate sotto la superficie. Eppure se qualcuno è convinto di appartenere a Cristo, tenga presente che anchʼio sono di Cristo come lui. Può sembrare che mi dia più arie di quanto dovrei per lʼautorità che il Signore mi ha dato (autorità esercitata per aiutarvi, non per farvi del male), ma non me ne vergogno. Dico questo perché non crediate che io cerchi dʼintimidirvi con le mie lettere.

10 Infatti cʼè chi dice: «Non preoccupatevi delle sue lettere. Paolo sembra duro e severo, ma è tutto fumo e niente arrosto. Quando verrà qui, vedrete comʼè debole, e ciò che dice non vale niente!» 11 Chi dice queste cose stia pur certo che questa volta sarò duro e severo come le mie lettere!

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