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La carestia di sette anni; la Sunamita ottiene la restituzione dei suoi beni

(A)Eliseo aveva detto alla donna di cui aveva risuscitato il figlio: «Àlzati; va’, tu con la tua famiglia, e soggiorna all’estero, dove potrai; perché il Signore ha chiamato la carestia, ed essa verrà nel paese per sette anni». La donna si alzò e fece come le aveva detto l’uomo di Dio; se ne andò con la sua famiglia, e soggiornò per sette anni nel paese dei Filistei.

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23 (A)«In quei giorni vidi pure dei Giudei che avevano sposato donne di Asdod, di Ammon e di Moab. 24 La metà dei loro figli parlava l’asdodeo, ma non sapeva parlare la lingua dei Giudei; conosceva soltanto la lingua di questo o quest’altro popolo. 25 Li rimproverai, li maledissi, ne picchiai alcuni, strappai loro i capelli, e li feci giurare nel nome di Dio che non avrebbero dato le loro figlie ai figli di costoro, e che non avrebbero preso le figlie di quelli per i loro figli né per se stessi. 26 E dissi: “Salomone, re d’Israele, non peccò forse proprio in questo? Eppure, fra le molte nazioni, non ci fu re simile a lui; era amato dal suo Dio, e Dio lo aveva fatto re di tutto Israele; tuttavia le donne straniere fecero peccare anche lui. 27 Allora dovremmo forse permettervi di commettere un male altrettanto grande, e così divenire infedeli al nostro Dio, prendendo mogli straniere?”

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18 Ecco, l’occhio del Signore è su quelli che lo temono,

su quelli che sperano nella sua benevolenza,

19 per liberarli dalla morte

e conservarli in vita in tempo di fame.

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18 Il Signore conosce i giorni degli uomini integri;

la loro eredità durerà in eterno.

19 Non saranno confusi in tempo di sventura,

ma saranno saziati in tempo di fame.

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