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Davide maledetto da Simei

(A)Quando il re Davide fu giunto a Baurim, uscí di là un uomo, imparentato con la famiglia di *Saul, di nome Simei, figlio di Ghera. Egli veniva avanti pronunziando maledizioni e gettando sassi contro Davide e contro tutti i servitori del re Davide, mentre tutto il popolo e tutti gli uomini valorosi stavano alla destra e alla sinistra del re. Simei, malediceva Davide, dicendo: «Vattene, vattene, uomo sanguinario, scellerato! Il Signore fa ricadere sul tuo capo tutto il sangue della casa di Saul, al posto del quale tu hai regnato; il Signore ha dato il regno nelle mani di *Absalom, tuo figlio; e ora hai le sciagure che ti sei meritato, perché sei un uomo sanguinario».

Allora Abisai, figlio di Seruia, disse al re: «Perché questo cane morto osa maledire il re mio signore? Ti prego, lasciami andare a mozzargli la testa!» 10 Ma il re rispose: «Che ho da fare con voi, figli di Seruia? Se egli maledice, è perché il Signore gli ha detto: “Maledici Davide!” Chi oserà dire: “Perché fai cosí?”» 11 Poi Davide disse ad Abisai e a tutti i suoi servitori: «Ecco, mio figlio, uscito dalle mie viscere, cerca di togliermi la vita! Quanto piú lo può fare ora questo *Beniaminita! Lasciate che egli maledica, perché gliel'ha ordinato il Signore. 12 Forse il Signore avrà riguardo alla mia afflizione e mi farà del bene in cambio delle maledizioni di oggi».

13 Davide e la sua gente continuarono il loro cammino; Simei camminava sul fianco del monte, di fronte a Davide, e cammin facendo lo malediva, gli gettava dei sassi e buttava della polvere.

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Tu hai vicino a te Simei, figlio di Ghera, il *Beniaminita, di Baurim, il quale proferí contro di me una maledizione atroce il giorno che andavo a Maanaim. Ma egli scese a incontrarmi verso il *Giordano, e io gli giurai per il Signore che non lo avrei fatto morire di spada. Ma ora non lasciarlo impunito; perché sei saggio e sai quel che tu debba fargli. Farai scendere nel soggiorno dei morti la sua canizie tinta di sangue».

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36 (A)Poi il re mandò a chiamare Simei e gli disse: «Costruisciti una casa in Gerusalemme per abitarvi, e non ne uscire per andare qua o là; 37 perché il giorno che ne uscirai e oltrepasserai il torrente *Chidron, sappi per certo che morirai; il tuo sangue ricadrà sul tuo capo». 38 Simei rispose al re: «Sta bene; il tuo servo farà come il re, mio signore, ha detto». E Simei abitò a Gerusalemme per molto tempo.

39 Tre anni dopo, due servi di Simei fuggirono presso Achis, figlio di Maaca, re di Gat. La cosa fu riferita a Simei, e gli fu detto: «Ecco, i tuoi servi sono a Gat». 40 Simei si alzò, sellò il suo asino e andò a Gat, da Achis, in cerca dei suoi servi; andò, e condusse via da Gat i suoi servi. 41 Fu riferito a Salomone che Simei era andato da Gerusalemme a Gat, ed era tornato. 42 Il re mandò a chiamare Simei e gli disse: «Non ti avevo fatto giurare per il Signore, e non t'avevo solennemente avvertito, dicendoti: “Sappi per certo che il giorno che uscirai per andare qua o là, morirai”? E tu non mi rispondesti: “Ho udito la tua parola: sta bene”? 43 Perché dunque non hai mantenuto il giuramento fatto al Signore e non hai osservato l'ordine che ti avevo dato?» 44 Il re disse inoltre a Simei: «Tu sai tutto il male che facesti a Davide mio padre; il tuo cuore ne è consapevole; ora il Signore fa ricadere sul tuo capo la tua malvagità; 45 ma il re Salomone sarà benedetto e il trono di Davide sarà reso stabile per sempre davanti al Signore». 46 E il re ordinò a Benaia, figlio di Ieoiada, di andare a ucciderlo. E quello morí.
Cosí il regno rimase saldo nelle mani di Salomone.

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Lasci l'empio la sua via
e l'uomo *iniquo i suoi pensieri;
si converta egli al Signore che avrà pietà di lui,
al nostro Dio che non si stanca di perdonare.

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