Esodo 36:35-38
Nuova Riveduta 2006
I due veli
35 (A)Fu fatto pure il velo, di filo violaceo, porporino, scarlatto e di lino fino ritorto con dei cherubini artisticamente lavorati; 36 si fecero per esso quattro colonne di acacia e si rivestirono d’oro; i loro ganci erano d’oro; per le colonne, si fusero quattro basi d’argento.
37 Si fece anche per l’ingresso della tenda una portiera ricamata di filo violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino ritorto. 38 Si fecero le sue cinque colonne con i loro ganci; si rivestirono d’oro i loro capitelli e le loro aste; le loro cinque basi erano di bronzo.
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Ebrei 9:1-12
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Sacrificio perfetto e unico di Cristo
9 (A)Certo anche il primo patto[a] aveva norme per il culto e un santuario terreno. 2 Infatti fu preparato un primo tabernacolo, nel quale si trovavano il candeliere, la tavola e i pani della presentazione. Questo si chiamava il luogo santo. 3 Dietro la seconda cortina c’era il tabernacolo, detto il luogo santissimo. 4 Conteneva un incensiere d’oro, l’arca del patto tutta ricoperta d’oro, nella quale c’erano un vaso d’oro contenente la manna, la verga di Aaronne, che era fiorita, e le tavole del patto. 5 E sopra l’arca c’erano i cherubini della gloria che coprivano con le ali il propiziatorio. Di queste cose non possiamo parlare ora dettagliatamente. 6 Questa dunque è la disposizione dei locali. I sacerdoti entrano bensì continuamente nel primo tabernacolo per compiervi gli atti del culto; 7 ma nel secondo non entra che il sommo sacerdote una sola volta all’anno, non senza sangue, che egli offre per se stesso e per i peccati del popolo[b]. 8 Lo Spirito Santo voleva con questo significare che la via al santuario non era ancora manifestata finché restava ancora in piedi il primo tabernacolo. 9 Questo è una figura per il tempo presente. I doni e i sacrifici offerti secondo quel sistema non possono, quanto alla coscienza, rendere perfetto colui che offre il culto, 10 perché si tratta solo di cibi, di bevande e di varie abluzioni, insomma, di regole carnali imposte fino al tempo di una loro riforma.
11 (B)Ma venuto Cristo, sommo sacerdote dei beni futuri[c], egli, attraverso un tabernacolo più grande e più perfetto, non fatto da mano d’uomo, cioè, non di questa creazione, 12 è entrato una volta per sempre nel luogo santissimo, non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue. Così ci ha acquistato una redenzione eterna.
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- Ebrei 9:1 Il primo patto, lett. il primo (vd. 8:7, 13); TR il primo tabernacolo.
- Ebrei 9:7 Peccati del popolo, lett. peccati del popolo commessi per ignoranza/involontariamente.
- Ebrei 9:11 Così TR e M; NA beni già ottenuti/presenti.
Ebrei 6:19-20
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19 Questa speranza la teniamo come un’àncora dell’anima, sicura e ferma, che penetra oltre la cortina[a], 20 dove Gesù è entrato per noi quale precursore, essendo diventato sommo sacerdote in eterno secondo l’ordine di Melchisedec[b].
Read full chapterFootnotes
- Ebrei 6:19 Cortina, allusione alla tenda che, nel santuario, separava il luogo santo dal luogo santissimo, dove solo il sommo sacerdote poteva entrare una volta all’anno (Es 26:31-33; Eb 9:3, 7; cfr. Le 16:15).
- Ebrei 6:20 +Sl 110:4.
Ebrei 10:19-22
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Esortazione a perseverare nella fede
19 (A)Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesù, 20 per quella via nuova e vivente che egli ha inaugurata per noi attraverso la cortina, vale a dire la sua carne, 21 e avendo noi un grande sacerdote sopra la casa di Dio, 22 avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell’aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura.
Read full chapterCopyright © 2006 Società Biblica di Ginevra