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Poi l'Eterno disse a Giosuè: «Non aver paura e non sgomentarti. Prendi con te tutti gli uomini di guerra, levati e sali contro Ai. Vedi, io ti do nelle mani il re di Ai, il suo popolo, la sua città e il suo paese.

E tu farai ad Ai e al suo re come hai fatto a Gerico e al suo re; prenderete per voi unicamente il suo bottino e il suo bestiame. Tendi un'imboscata contro la città dietro ad essa».

Così Giosuè e tutti gli uomini di guerra si levarono per salire contro Ai. Egli scelse trentamila uomini, guerrieri valorosi, e li fece partire di notte,

e comandò loro, dicendo: «Ecco, voi starete in agguato contro la città, proprio dietro la città; non allontanatevi troppo dalla città, ma state tutti pronti.

Poi io e tutta la gente che è con me ci avvicineremo alla città; e quando essi usciranno contro di noi come la prima volta, noi ci daremo alla fuga davanti a loro.

Essi usciranno ad inseguirci finché noi li avremo tirati lontani dalla città, perché diranno: "Fuggono davanti a noi come la prima volta". E, mentre noi fuggiremo davanti a loro,

voi uscirete dall'agguato e prenderete la città, perché l'Eterno, il vostro DIO, la darà nelle vostre mani.

Come avrete preso la città, darete alle fiamme la città; farete come l'Eterno ha comandato. Fate attenzione, questo è l'ordine che io vi do».

Così Giosué li mandò, ed essi andarono al luogo dell'agguato e si fermarono fra Bethel e Ai, dal lato ovest di Ai; ma Giosuè rimase quella notte in mezzo al popolo.

10 Giosuè si alzò quindi al mattino presto, passò in rivista il popolo e salì con gli anziani d'Israele alla testa del popolo contro Ai.

11 Tutti gli uomini di guerra che erano con lui salirono e si avvicinarono; così giunsero di fronte alla città e si accamparono a nord di Ai. Tra loro ed Ai c'era una valle.

12 Allora egli prese circa cinquemila uomini e li mise in agguato fra Bethel ed Ai, a ovest della città.

13 Dopo che il popolo ebbe preso posizione, l'accampamento centrale era a nord della città e gli uomini in agguato a ovest della città, Giosuè quella notte si spinse avanti in mezzo alla valle.

14 Quando il re di Ai si accorse di questo, gli uomini della città si alzarono in fretta al mattino presto e uscirono a combattere contro Israele, il re e tutto il suo popolo, al punto convenuto di fronte all'Arabah; ma il re non sapeva che c'era un agguato contro di lui dietro la città.

15 Allora Giosuè e tutto Israele, fingendo di essere battuti di fronte a loro, fuggirono in direzione del deserto.

16 Tutto il popolo che era nella città fu chiamato a raccolta per inseguirli; così inseguirono Giosuè e furono attirati lontano dalla città.

17 Non ci fu uomo in Ai e in Bethel, che non uscisse dietro a Israele. Lasciarono così la città aperta e inseguirono Israele.

18 Allora l'Eterno disse a Giosuè: «Stendi la lancia che hai in mano verso Ai, perché io te la darò nelle mani». E Giosuè stese la lancia che aveva in mano verso la città.

19 Come egli ebbe steso la mano, gli uomini in agguato si levarono in fretta dal loro posto, entrarono nella città, la presero, e si affrettarono a darla alle fiamme.

20 Quando gli uomini di Ai si voltarono indietro, ecco, essi videro il fumo della città che saliva al cielo; e non vi fu per loro alcuna possibilità di fuggire né da una parte né dall'altra, perché il popolo che fuggiva in direzione del deserto si voltò contro quei che lo inseguivano.

21 Infatti, quando Giosuè e tutto Israele videro che gli uomini in agguato avevano preso la città e che il fumo della città si alzava in alto, tornarono indietro e batterono gli uomini di Ai.

22 Anche gli altri uscirono dalla città contro di loro; così quelli di Ai si trovarono intrappolati in mezzo alle forze d'Israele, avendo gli uni da un lato e gli atri dall'altro; e li batterono finché non rimase piú alcun superstite o fuggiasco.

23 Ma il re di Ai lo presero vivo e lo condussero da Giosuè.

24 Quando Israele ebbe finito di uccidere tutti gli abitanti di Ai nella campagna e nel deserto dove essi lo avevano inseguito, e furono tutti passati a fil di spada finché furono tutti sterminati, tutto Israele tornò verso Ai e la mise a fil di spada.

25 Tutti quei che caddero in quel giorno, uomini e donne, furono dodicimila, tutta la gente di Ai.

26 Giosuè non ritirò la mano che brandiva la lancia, finché non ebbe sterminato tutti gli abitanti di Ai.

27 Israele prese per se soltanto il bestiame e il bottino di quella città, secondo l'ordine che l'Eterno aveva dato a Giosuè.

28 Così Giosuè arse Ai e la ridusse a un cumulo di rovine per sempre, una desolazione fino a questo giorno.

29 Fece quindi appendere il re di Ai ad un albero e ve lo lasciò fino alla sera; al tramonto del sole, Giosuè ordinò che il suo cadavere fosse calato dall'albero, fosse gettato all'ingresso della porta della città e vi ammassarono sopra un grande mucchio di pietre, che rimane fino ad oggi.

30 Allora Giosuè edificò un altare all'Eterno, il DIO d'Israele, sul monte Ebal,

31 come Mosè, servo dell'Eterno, aveva comandato ai figli d'Israele, come sta scritto nel libro della legge di Mosè, un altare di pietre intatte sulle quali nessuno aveva passato alcun strumento di ferro; poi su di esso offrirono olocausti all'Eterno e fecero sacrifici di ringraziamento.

32 Là Giosuè scrisse su pietre una copia della legge, che Mosè aveva scritto in presenza dei figli d'Israele.

33 Tutto Israele, tanto gli stranieri che gl'Israeliti di nascita, i suoi anziani, i suoi ufficiali e i suoi giudici stavano in piedi ai due lati dell'arca, di fronte ai sacerdoti levitici che portavano l'arca del patto dell'Eterno, una metà di fronte al monte Gherizim, l'altra metà di fronte al monte Ebal, come Mosè, servo dell'Eterno, aveva prima comandato, per benedire il popolo d'Israele.

34 Dopo questo, Giosuè lesse tutte le parole della legge, le benedizioni e le maledizioni, secondo tutto ciò che è scritto nel libro della legge.

35 Non vi fu parola di tutto ciò che Mosè aveva comandato, che Giosuè non leggesse davanti a tutta l'assemblea d'Israele, comprese le donne, i bambini e gli stranieri che risiedevano in mezzo a loro.