Isaia 64
Nuova Riveduta 2006
64 (A)Oh, squarciassi tu i cieli e scendessi! Davanti a te sarebbero scossi i monti.
2 Come il fuoco accende i rami secchi, come il fuoco fa bollire l’acqua, tu faresti conoscere il tuo nome ai tuoi avversari e le nazioni tremerebbero davanti a te.
3 Quando facesti le cose tremende che noi non ci aspettavamo, tu discendesti e i monti furono scossi davanti a te.
4 Mai si era udito, mai orecchio aveva sentito dire, mai occhio aveva visto che un altro dio, all’infuori di te, agisse in favore di chi spera in lui[a].
5 Tu vai incontro a chi gode nel praticare la giustizia, a chi, camminando nelle tue vie, si ricorda di te; ecco, tu ti sei adirato perché abbiamo peccato nel tempo passato, ma noi saremo salvati.
6 Tutti quanti siamo diventati come l’uomo impuro, tutta la nostra giustizia come un abito sporco; tutti quanti appassiamo come foglie e la nostra iniquità ci porta via come il vento.
7 Non c’è più nessuno che invochi il tuo nome, che si risvegli per attenersi a te; poiché tu ci hai nascosto la tua faccia e ci lasci consumare dalle nostre iniquità.
8 (B)Tuttavia, Signore, tu sei nostro padre; noi siamo l’argilla e tu colui che ci formi; noi siamo tutti opera delle tue mani.
9 Non adirarti fino all’estremo, o Signore! Non ricordarti dell’iniquità per sempre; ecco, guarda, ti supplichiamo, noi siamo tutti tuo popolo.
10 Le tue città sante sono un deserto; Sion è un deserto, Gerusalemme è una desolazione.
11 La nostra santa e magnifica casa, dove i nostri padri ti celebrarono, è diventata preda delle fiamme, quanto avevamo di più caro è stato devastato.
12 Davanti a queste cose te ne rimarrai impassibile, o Signore? Tacerai e ci affliggerai fino all’estremo?
Footnotes
- Isaia 64:4 Cfr. 1 Co 2:9.
Isaia 64
Conferenza Episcopale Italiana
64 Come il fuoco incendia le stoppie
e fa bollire l'acqua,
così il fuoco distrugga i tuoi avversari,
perché si conosca il tuo nome fra i tuoi nemici.
Davanti a te tremavano i popoli,
2 quando tu compivi cose terribili che non attendevamo,
3 di cui non si udì parlare da tempi lontani.
Orecchio non ha sentito,
occhio non ha visto
che un Dio, fuori di te, abbia fatto tanto
per chi confida in lui.
4 Tu vai incontro a quanti praticano la giustizia
e si ricordano delle tue vie.
Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato
contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli.
5 Siamo divenuti tutti come una cosa impura
e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia
tutti siamo avvizziti come foglie,
le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento.
6 Nessuno invocava il tuo nome,
nessuno si riscuoteva per stringersi a te;
perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto,
ci hai messo in balìa della nostra iniquità.
7 Ma, Signore, tu sei nostro padre;
noi siamo argilla e tu colui che ci dà forma,
tutti noi siamo opera delle tue mani.
8 Signore, non adirarti troppo,
non ricordarti per sempre dell'iniquità.
Ecco, guarda: tutti siamo tuo popolo.
9 Le tue città sante sono un deserto,
un deserto è diventata Sion,
Gerusalemme una desolazione.
10 Il nostro tempio, santo e magnifico,
dove i nostri padri ti hanno lodato,
è divenuto preda del fuoco;
tutte le nostre cose preziose sono distrutte.
11 Dopo tutto questo, resterai ancora insensibile, o Signore,
tacerai e ci umilierai sino in fondo?
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