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17 «Parla ad Aaronne e digli:
“Nelle generazioni future nessuno dei tuoi discendenti che abbia qualche deformità si avvicinerà per offrire il pane del suo Dio;
18 perché nessun uomo che abbia qualche deformità potrà accostarsi: né il cieco, né lo zoppo, né chi ha una deformità per difetto o per eccesso, 19 o una frattura al piede o alla mano, 20 né il gobbo, né il nano, né chi ha un difetto nell'occhio, o ha la rogna o un erpete o i testicoli ammaccati. 21 Nessun uomo tra i discendenti del sacerdote Aaronne, che abbia qualche deformità, si avvicinerà per offrire i sacrifici consumati dal fuoco per il Signore. Ha un difetto: non si avvicini quindi per offrire il pane del suo Dio. 22 Egli potrà mangiare il pane del suo Dio, le cose santissime e le cose sante; 23 ma non si avvicinerà alla *cortina, e non si avvicinerà all'altare, perché ha una deformità. Non profanerà i miei luoghi santi, perché io sono il Signore che li santifico”».

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Abusi aboliti da Neemia

13 (A)In quel tempo si lesse in presenza del popolo il libro di *Mosè, e vi si trovò scritto che l'*Ammonita e il *Moabita non debbono mai entrare nell'assemblea di Dio, perché non erano venuti incontro ai figli d'*Israele con pane e acqua, e perché avevano comprato a loro danno *Balaam, perché li maledicesse; ma il nostro Dio convertí la maledizione in benedizione. Quando il popolo udí la legge, separò da Israele tutti gli stranieri.

Prima di questo, il *sacerdote Eliasib, responsabile delle camere del tempio del nostro Dio e parente di Tobia, aveva messo a disposizione di quest'ultimo una camera grande là dove, prima di allora si riponevano le offerte, l'incenso, gli utensili, la decima del grano, del vino e dell'olio, tutto ciò che spettava per legge ai *Leviti, ai cantori, ai portinai, e la parte che se ne prelevava per i sacerdoti. Ma quando si faceva tutto questo, io non ero a *Gerusalemme; perché l'anno trentaduesimo di *Artaserse, re di *Babilonia, ero tornato presso il re; e dopo qualche tempo, avendo ottenuto un congedo dal re, tornai a Gerusalemme, e mi accorsi del male che Eliasib aveva fatto per amore di Tobia, mettendo a sua disposizione una camera nei *cortili della casa di Dio. La cosa mi dispiacque molto, e feci gettare fuori dalla camera tutte le masserizie appartenenti a Tobia. Poi ordinai che si purificassero quelle camere, e vi feci ricollocare gli utensili della casa di Dio, le offerte e l'incenso.

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14 Io gli risposi: «Signor mio, tu lo sai». Ed egli mi disse: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione. Essi hanno lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell'Agnello.

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Essi sono quelli che non si sono contaminati con donne, poiché sono vergini. Essi sono quelli che seguono l'Agnello dovunque vada. Essi sono stati riscattati tra gli uomini per esser primizie a Dio e all'Agnello.

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